Spoleto

Spoleto, antichissima città dell’Umbria, ha origini anteriori a quelle di Roma, nella cui orbita entrò intorno alla metà del III secolo a.C. La fama della città è legata a un episodio della II guerra punica: la resistenza contro Annibale dopo la battaglia del Trasimeno. Spoleto si oppose all'esercito cartaginese, infliggendogli perdite tali da convincerlo a deviare verso il Piceno e la Puglia. Questo episodio è ricordato dalla Torre dell’Olio, così chiamata per l'olio bollente gettato sui cartaginesi.

La città, munita di solide mura risalenti al VI e V secolo, divenne un florido municipio romano: Cicerone la qualificò "in primis firma et inlustris" e i ricchi romani la consideravano "nostra suburbanitas". Resti romani a Spoleto includono l’Arco di Druso e Germanico (23 d.C.), il Teatro Romano (I sec. d.C.) e una casa attribuita a Vespasia Polla, madre di Vespasiano.

Nel IV secolo, Spoleto divenne una importante sede episcopale, con la basilica di San Salvatore come principale testimonianza. Durante il ducato longobardo e franco, la città fu di notevole importanza, ma venne distrutta dal Barbarossa nel 1155.

Nel 1362, il cardinale Albornoz scelse Spoleto come nucleo strategico per la riconquista dello Stato Pontificio e ordinò la costruzione della Rocca. Dalla fine del XIV secolo, la Rocca divenne sede dei rettori del ducato, inclusa la famosa Lucrezia Borgia, governatrice nel 1499.

Nei secoli XV e XVI, la Rocca ospitò spesso i Papi e fu arricchita. L'ultimo periodo di grande prestigio si ebbe quando Spoleto divenne capoluogo del dipartimento del Trasimeno, tra il 1808 e il 1815, durante l'impero napoleonico.

Nel 1860, Spoleto fu conquistata dall’esercito piemontese ed entrò a far parte del Regno d’Italia, perdendo però il titolo di capoluogo di provincia (caput Umbriae).

Nel 1947 fu fondato il Teatro Lirico Sperimentale, nel 1952 il Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo e nel 1958 si svolse la prima edizione del Festival dei Due Mondi. Grazie a questi, Spoleto ha conquistato un posto importante nel panorama artistico e culturale, con un ruolo primario nell’economia locale.

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