Perugia
Perugia, capoluogo di provincia e di regione, sorse in epoca etrusca sui colli Landone e Sole. Conobbe nel 40 a.C. la distruzione da parte dell'esercito romano durante il bellum perusinum. Dopo essere stata ricostruita per volontà dell'imperatore Ottaviano Augusto, in seguito alla distruzione operata dalle sue truppe durante la guerra civile contro Antonio, conobbe un periodo di stabilità, arricchito da pregevoli monumenti oggi ammirabili nel centro storico come l'imponente Arco d'Augusto.
Durante le invasioni barbariche, la città venne notevolmente indebolita. Nel martirologio di San Ercolano nel VI sec. d.C. venne documentato lo sforzo immane che il Santo ed il suo popolo fecero invano per allontanare le truppe dei Goti di Totila. Il primo evangelizzatore di Perugia fu Costanzo vissuto nel II sec. d.C.
Nell'XI sec, Perugia si costituì in libero comune di parte guelfa, abbellendosi di stupendi edifici. Nel XIII sec. la città, grazie a una ramificata rete commerciale e al buon governo cittadino, divenne uno dei più importanti centri commerciali del medioevo dopo Siena e Firenze. Anche in questo periodo la città si arricchì di meravigliosi edifici come l'elegantissimo Palazzo dei Priori.
Nel XIV e XV sec. il potere locale fu retto da molte famiglie nobiliari, tra cui la famiglia Baglioni. La signoria di Braccio Fortebracci è ricordata per le migliorie apportate al popolo di Perugia e alla città stessa, nonché per la bonifica di alcune zone paludose del Lago Trasimeno.
Nel XVI sec. la città capitolò sotto il rigido controllo papale, periodo in cui fu costruita la Rocca Paolina, roccaforte del potere papale. Soltanto con l'Unità d'Italia la città ritrovò la propria libertà territoriale e politica.
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