Gualdo Tadino

Distrutta prima dall'imperatore Ottone III (996) e poi da un violentissimo incendio, venne ricostruita nel 1237 sull'attuale Colle di Sant'Angelo, dandosi libere istituzioni comunali sotto la protezione di Federico II. Successivamente si sottomise malvolentieri a Perugia prima di essere consegnata alla Chiesa da Iacopo P. Canino (1458).

Nel 1883 il Papa Gregorio XVI le conferisce il titolo di città con il nome di Gualdo (Waldum) Tadino (Tadinum) e nel 1860 viene annessa al

Regno d'Italia. Gualdo Tadino è nota oggi per la salubre acqua oligominerale "Rocchetta" che sgorga dalle pendici del Monte Serrasanta e soprattutto per la produzione di ceramica. Quest'arte antica segna l'identità economica e artistica della città.

Alla ceramica è legata la prestigiosa manifestazione del Concorso Internazionale della Ceramica che vede ogni anno la presenza di artisti di oltre 20 paesi del mondo ed ha consentito di acquisire nel tempo un patrimonio di oltre 100 opere che, rappresentano uno spaccato rilevante della moderna ricerca artistica nel settore.

La città trae naturali ricchezze ambientali soprattutto nella fascia montana con le suggestive località di Valso.

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