Città di Castello

Città di Castello, posta su una lieve altura, è il centro più importante e popolato dell' Alta Valle del Tevere. Le prime capanne su palafitte vennero costruite su isolotti del lago Tiberino, ormai ampiamente ritiratosi. Fu fondata con molta probabilità dagli Umbri che agli inizi del I millennio a.C. si stabilirono in Italia centrale e la denominarono Tiferno. Nel VII secolo a.C. circa ebbero scambi commerciali con il popolo degli Etruschi che erano penetrati fino alla sponda destra del Tevere. Nel 295 a.C. Roma sottomise Tiferno (battaglia di Sentino) denominandola Tifernum Tiberinum.

Nel VII secolo a.C. circa ebbero scambi commerciali con il popolo degli Etruschi che si erano stanziati sulla sponda destra del Tevere. Alla fine del I secolo divenne un fiorente e ricco municipio, abbellito con edifici pubblici e templi dal potente Plinio il Giovane, che vi possedeva vasti latifondi oltre ad una villa situata nei pressi dell' odierna località di Lama.

Dopo essere stata saccheggiata e distrutta per opera di Totila durante le invasioni barbariche, Città di Castello venne ricostruita dal Vescovo Florido assumendo prima il nome di Castrum Felicitatis e poi, a partire dal X secolo, quello definitivo di Castrum Castelli.Libero Comune di parte guelfa durante il tardo Medioevo, fu soggetta di volta in volta a Perugia, alla Chiesa o a Firenze; Infatti nel 1422 venne conquistata da Braccio da Montone, e terminata la loro , tra le famiglie emergenti in ambito cittadino, i Giustini,i Fucci, i Tarlantini, gli Abbocatelli, gli Albizzini, ebbero la meglio i Vitelli,divenendone signori.

Desiderosi di conferire un nuovo volto alla città, oltre a testimonianza del loro potere, la ingentilirono con eleganti palazzi, chiese e monumenti, simbolo ancora oggi della raffinata architettura toscana dell' epoca. Le feste, invece contribuirono a fare della città "un luogo di molto piacere" dove "vivono infiniti letterati et valentissimi dottori" e ad alimentare la fama degli abitanti quali "gente ospitale e munifica", Soltanto nel '500, con Cesare Borgia, passò in modo definitivo nelle mani del papato,l'interruzione del controllo papale avvenne soltanto durante la breve parentesi napoleonica.

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